Dietro il Museo della Ceramica sta una Fondazione che ha quale scopo primario “la realizzazione e la gestione artistica, culturale e scientifica e, in collaborazione con il Comune di Mondovì, anche organizzativa del Museo, allestito nel Palazzo Fauzone di Germagnano e avente come nucleo originario la donazione da parte del dr. Marco Levi della Collezione Ceramica Baggioli e della sua collezione personale”. Il Museo è stato appunto inaugurato il 12 dicembre 2010.
La Fondazione “Museo della Ceramica Vecchia Mondovì – ONLUS”, costituita nel 1999 dal fondatore Marco Levi (1910-2011) e riconosciuta dalla Regione Piemonte quale persona giuridica privata, è un felice esempio di sinergia tra iniziativa privata e enti pubblici. Fanno parte di diritto del consiglio di amministrazione: il Soprintendente pro-tempore al Patrimonio Storico, Artistico e Etnoantropologico del Piemonte, che assicura il livello scientifico della gestione artistica e culturale del Museo, l'Assessore alla Cultura pro-tempore della Regione Piemonte, il Presidente pro-tempore della Provincia di Cuneo, che ha concesso in comodato gratuito al Comune di Mondovì il Palazzo Fauzone di Germagnano, il Sindaco e l'Assessore alla Cultura pro tempore del Comune di Mondovì, che concorre alla gestione organizzativa del Museo. Il CdA della Fondazione è integrato da un minimo di sette a un massimo di undici soggetti privati, designati nell'atto costitutivo dal fondatore e successivamente nominati per cooptazione.
Un Comitato Scientifico sovrintende alle iniziative e ai programmi artistici e culturali del Museo, che a sua volta si avvale di un direttore/conservatore, responsabile anche per le attività didattiche, nominato dal CdA della Fondazione.
Apposite convenzioni regolano i rapporti tra la Fondazione e gli enti pubblici: l'ultima, siglata il 23 marzo 2011, definisce i reciproci impegni, anche finanziari, della Fondazione, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo e del Comune di Mondovì ai fini della gestione del Museo.
La realizzazione del Museo della Ceramica è stata resa possibile grazie al sostegno finanziario del Ministero per i Beni e le attività Culturali, della Regione Piemonte, della Provincia di Cuneo, delle Fondazioni della Cassa di Risparmio di Cuneo e di Torino, che si sono accollati i costi della ristrutturazione e del restauro edilizio del Palazzo Fauzone, e della Compagnia di San Paolo, che ha sostenuto i costi dell'allestimento museale.